Inauguriamo questo nuovo anno dando una nuova vita a questo blog!
Mi presento innanzitutto, sono la ragazza con il coniglio rosa, gentil rimando alla ragazza con la sciarpa verde dei fortunati romanzi di Sophie Kinsella.
Lei aveva una passione smodata per capi costosi e alla moda mentre io sono perdutamente innamorata dei conigli e spendo cifre ragguardevoli per acquistare il fieno migliore, la tal casetta che si abbina perfettamente al divano, l’ennesimo gioco di intelligenza che dopo 2 volte finirà nel dimenticatoio. Ma ognuno dopotutto fa quel che può 😂
Com’è iniziata esattamente quest’avventura con i ponpon?
Come le migliori scoperte dell’uomo…totalmente e palesemente a caso 😂 Correva l’anno 2014 e sentivo la necessità di avere un animaletto in casa. Da anni avevo il pallino del coniglio ma per questioni di spazio non l’avevo mai avuto. E così, quando il nonno del mio ragazzo mi ha proposto di prendere uno dei suoi dalla cascina non ho resistito. Tanto…lo spazio non mancava, il veterinario ce l’avevo già, non restava solo che trovare un amico orecchiuto. E così è stato. Un meraviglioso lapino nero color della pece. Venuto a mancare troppo presto, un brutto male me l’ha portato via di notte. Non che con il secondo sia stata più fortunata eh…mi ricordo ancora i conigli appesi alle gabbie sul muro, il cibo completamente sbagliato, la loro impossibilità di muoversi o di girarsi.
E tu sei lì e devi sceglierne uno. Uno su 25, uno tra tanti. Lo stomaco si è completamente rivoltato. Come quando sono entrata in canile per la prima volta.
Fatto sta che ne scelsi uno, bianco e nero con un occhio azzurro cielo. Avanti e indietro dal veterinario per più di un mese, rogna, acari, un mucchietto di ossa con qualsiasi cosa addosso, per poi vederselo portare via sempre di notte.
E così pensi che forse il coniglio non è l’animale giusto per te, impacchetti tutte le loro cose, chiudi il cuore e vai avanti. 2 su 2 non è un buon inizio dopotutto.
Ma sapete com’è no? Quello che è destinato a te prima o poi trova il modo di raggiungerti.
E fu così che a fine agosto del 2015, mentre ero al lavoro e mi stavo annoiando, ho aperto Facebook e il primo post che mi è apparso era di una ricerca stallo di Mondo Carota, una coniglia ariete era stata trovata abbandonata in un parcheggio a Brescia. Io credo nel destino, fermamente e chi ero io per girarmi dall’altra parte. Finalmente la casa profumava di nuovo di fieno, il frigo era nuovamente pieno di verdure fresche e tornavano a esserci montagne di palline negli angoli delle stanze. Se mi chiedete cos’è casa io vi rispondo: questo. Una casa senza peli, senza fieno che si intrufola in ogni fessura, senza le mattonelle macchiate dalla pipì non è casa.
Da quell’incontro, con quella bestia a macchie marroni è iniziato tutto, o meglio, è rinato tutto. Perché dagli errori si impara.
E ora di errori ne ho ben quattro 😂
Un arietino blu tenero come un peluche, una mucca a macchie che mi ha stravolto la vita e una testa calda che viene dal sud. Ho perso il conto di quanti lapini siano passati tra le mura di casa mia, tutti abbandonati, non voluti, rifiutati, buttati via. A cui siamo riusciti a ridare una dignità, una seconda possibilità. Ho cambiato vita, ho trovato per cosa vale la pena alzarsi la mattina.
Tutto merito di un coniglio.
Quindi quando dite ma che vuoi che sia, è solo un coniglio pensateci.
Perché io, grazie a quel coniglio ho trovato il mio posto nel mondo.